Dolly: la pecora clonata di Bigot Miriam e Pagano Giada

La pecora Dolly è stata il primo mammifero a essere clonato il 5 luglio del 1996. Gli scienziati pensavano che la clonazione potesse segnare un punto di svolta per cambiare la riproduzione degli animali. Dolly è morta nel 2003, ma ha procreato, dimostrando così di essere "identica" alle altre pecore. Ha avuto però problemi di artrite, una malattia infiammatoria cronica, e per alcuni scienziati questa è la dimostrazione di un difetto strutturale dei cloni: l'invecchiamento precoce. Ian Wilmut, lo scienziato che l'ha fatta nascere, ha affermato, a un certo punto della sua carriera di ricercatore, che i cloni hanno un'altissima percentuale di malformazioni quindi la tecnica di trasferimento dei nuclei non sarà mai abbastanza efficiente da poter essere utilizzata con gli umani. Per produrre Dolly, gli scienziati hanno impiegato il nucleo di una cellula della mammella di una pecora bianca della razza Finn Dorset e la cellula uovo di una pecora Scottish Blackface. Quando il gruppo di ricercatori sono riusciti a fondere il nucleo delle due cellule, le hanno tenute in coltura per sei o sette giorni per assicurarsi che l'embrione si sviluppasse normalmente, prima di impiantarlo in una madre surrogata.

 

 

 

 

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