Tromboni d’angelo , di Atraoui Omar

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I fiori della brugmansia, meglio conosciuti come tromboni d’angelo, hanno la forma di una trombetta e possono essere alti anche 25 centimetri. Sbocciano per tutta l’estate e liberano, dopo il tramonto, un gradevole profumo. Si tratta di una pianta robusta alla quale basta, per crescere in qualsiasi tipo di terreno, sole e un poco d’acqua. Se la coltiviamo in un vaso grande, diventerà un alberello alto circa due metri. I tromboni d’angelo appartengono alla lista dei fiori più velenosi con i quali arredare un giardino. Sono dei fiori talmente originali che, rinunciare per questo motivo alla loro bellezza, sarebbe proprio uno spreco. Questi fiori, conosciuti con il nome di brugmansia, sono caratterizzati da un fusto legnoso e da colori davvero spettacolari. Già solo partendo dalla fioritura possiamo ammirare fiori grandi e penduli, con colori che vanno dal giallo al crema fino ad arrivare al rosa e al rosso. Se poi aggiungiamo le capsule lisce dei frutti e le foglie di colore grigioverde, otteniamo un risultato incredibilmente affascinante. A questo va aggiunto il profumo di vaniglia che emanano. A tutta questa bellezza corrisponde però un difetto: i tromboni d’angelo sono dei fiori velenosi. Bisogna stare molto attenti se si hanno in casa bambini o animali domestici che potrebbero esserne attratti. I semi rappresentano la parte più pericolosa di questi fiori. I fiori di brugmansia sono la scelta ideale se vogliamo arredare il nostro giardino con una pianta appariscente ma allo stesso tempo delicata, da osservare con attenzione e cautela. I tromboni d’angelo venivano utilizzati come allucinogeni ai tempi dei Maya ed ora sono sfruttati, ma in dosi infinitesimali, contro l’asma e le malattie respiratorie. Non è la prima volta che un fiore velenoso venga utilizzato in medicina. Ma un conto è lavorare su piccolissime parti, un altro è ingerire qualcosa che appartiene ad una pianta velenosa.
Non stupitevi quindi che siano conosciuti in qualche parte come le “trombe della morte”. Una famiglia in provincia di Reggio Calabria, precisamente nella cittadina di Roghudi, ha per sbaglio mangiato delle frittelle tossiche che contenevano tromboni d’angelo, una delle piante più velenose presenti sul nostro pianeta. Dalle informazioni sembrerebbe che i bambini abbiano raccolto in giro per il paese i fiori di questa pianta scambiandoli per dei fiori di zucca e poi li abbiano dati alla madre per cucinarci delle frittelle. La donna non si sarebbe accorta che quelli non erano fiori di zucca e quindi, dopo averli cucinati, li ha fatti mangiare all’intera famiglia da ben otto persone. Dopo pochi minuti però tutti si sono sentiti male, avvertendo crampi allo stomaco, febbre, vertigini e gravi difficoltà respiratorie. Il marito della donna accorgendosi di quanto stava accadendo ha chiamato immediatamente i sanitari del 118 che sono giunti tempestivamente presso la loro abitazione. Appena giunti in ospedale a tutti e otto è stata diagnosticata un’intossicazione alimentare, ma i più gravi sarebbero due bambini, uno di otto e un altro di dodici anni che sono stati trasferiti nel reparto di rianimazione di un altro ospedale in quanto in preda a forti allucinazione. Entrambi sono stati intubati e le loro condizioni di salute sarebbero molto gravi.

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