Il leone bianco, di Disanti Mattia e Mariani Marco
I primi avvistamenti del leone bianco sono stati all'inizio del Novecento, quando una cucciolata di leoni bianchi è stata scoperta e documentata nella Riserva di Timbavati dal naturalista Chris McBrid. La scoperta suscitò l'interesse della comunità scientifica, perciò i leoncini furono prelevati dalla savana. In virtù della loro bellezza e rarità i leoni bianchi sono da sempre considerati delle ambitissime prede dai cacciatori, sia indigeni (per i quali i leoni bianchi erano messaggeri degli dèi) che europei. Oggi questi allevamenti non esistono più e i leoni bianchi sono severamente protetti. Il gene recessivo responsabile di questa mutazione è chiamato chinchilla o color inhibitor. Il colore del leone si schiarisce gradualmente fino a diventare crema o avorio.
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