L’isola delle bambole, di Dolce Lucrezia & Chiritoiu Denisa


L’isola delle bambole, detta anche Isla de Las Munecas, si trova in Messico e attira numerosi turisti perché sui suoi alberi sono appese centinaia di bambole. Sembra infatti che negli anni cinquanta un uomo di nome Don Julian Santana Barrera abbia deciso di abbandonare moglie e figlia, andando così a vivere sull’isola come un eremita. Secondo l’uomo le bambole ricorderebbero una giovane ragazza annegata nella zona, che l’uomo aveva cercato inutilmente di salvare: dopo l’annegamento Don Julian trovò nella acque della laguna una bambola che pensava appartenesse alla ragazza, e per rispetto la attaccò ad un albero. Da quel momento le bambole si accumularono sempre più numerose e diverse. Un giorno di molti anni dopo Santana andò a pescare con suo nipote, il quale riferì che lo zio si sentiva chiamare in continuazione da qualcuno; all’inizio il ragazzo non fece caso ai richiami, in seguito si rese conto però che il corpo di suo zio si trovava annegato nello stesso punto dov’era annegata la ragazzina. Questo luogo ci affascina molto perché è insolito e inquietante a causa della tragica morte della ragazza e degli innumerevoli occhi delle bambole: chissà se a voi lettori piacerebbe visitarlo (noi non ci troviamo d’accordo su questo punto…)!

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