I Maya, di Annoni Giorgia


Questa popolazione, presente in America fin dal secondo millennio a.C, conobbe il proprio maggiore sviluppo e splendore tra il nono e il dodicesimo secolo d.C, cominciando poi una lunga fase di decadenza, le cui cause ancora oggi sono sconosciute. La popolazione non organizzò mai il territorio in un organismo politico unitario, ma in una serie di città-stato, ognuna delle quali era governata da nobili e sacerdoti. Come altre popolazioni precolombiane, i Maya non conoscevano l’uso del ferro, dell’aratro e della ruota e praticavano un’agricoltura con tecniche molto arretrate, dalla quale traevano però la loro principale ricchezza: il mais. I Maya possedevano conoscenze matematiche ed astronomiche molto avanzate; professavano una religione che comprendeva numerose divinità e prevedeva anche sacrifici umani. Inoltre avevano elaborato un sistema di scrittura geroglifica che è stata utilizzata in modo continuo fino all'arrivo dei conquistadores spagnoli nel XVI secolo d.C. La scrittura maya utilizzava parole composte da una serie di segni sillabici che somigliano all'attuale scrittura giapponese; solo i sacerdoti sapevano decifrare questa scrittura ed ancora oggi non è ancora stata completamente interpretata dagli studiosi: per questo è molto affascinante, come del resto tutta la cultura legata alle civiltà precolombiane.





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