Marie Curie, di Andrei Popa


Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie, nacque il 7 novembre 1867 a Varsavia. Ultima di cinque figli, Maria iniziò gli studi con il padre e, nel 1891, si trasferì a Parigi poiché, nella Polonia russa, le donne non potevano essere ammesse agli studi superiori. Iniziò quindi a frequentare la Sorbona, per poi laurearsi in fisica e matematica. Nel 1903 vinse il premio Nobel per la fisica (insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel) per i loro studi sulle radiazioni e, nel 1911, vinse il premio Nobel per la chimica grazie alla scoperta del radio e del polonio, il cui nome è stato dato dalla scienziata proprio in onore della sua terra. Marie Curie è stata l'unica donna tra i quattro vincitori di più di un Nobel e, insieme a Linus Pauling, l'unica ad averlo vinto in due aree distinte. Dopo la morte accidentale del marito Pierre Curie, avvenuta nel 1906, iniziò a insegnare nella prestigiosa università della Sorbona e, due anni più tardi, le venne assegnata la cattedra di fisica generale, diventando la prima donna ad insegnare presso l’università francese. Il 4 luglio 1934, a 67 anni, Maria morì di anemia aplastica: il suo midollo osseo smise di funzionare perché danneggiato dal lungo accumulo di radiazioni. Venne sepolta a Sceaux, accanto al marito Pierre, e poi al Panthéon, nel 1995.




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