John Fitzgerald Kennedy, di Ginevra Angelonomi, Chiara Galanti & Aurora Longo


John Kennedy è stato un politico statunitense ed è stato il 35°presidente degli Stati Uniti.
 Ha vinto le elezioni del 1960 e ha mantenuto la carica di capo della repubblica fino al 20 gennaio 1961.
Kennedy, di origine irlandese, è stato il primo presidente degli Stati Uniti di religione cattolica.
John Kennedy ha sposato Jacqueline Bouvier il 12 settembre 1953.
Sia Kennedy sia la moglie Jacqueline erano molto giovani, in confronto alle precedenti coppie presidenziali e furono figure molto popolari.
John Fitzgerald Kennedy e Jacqueline Bouvier hanno avuto quattro figli: Arabella, Caroline, John junior & Patrick.
E’ stato anche il primo presidente statunitense a essere nato nel xx secolo e il più giovane a morire ricoprendo la carica.
La sua breve presidenza, durante la guerra fredda, fu segnata da alcuni elementi molto rilevanti: la crisi di Berlino del 1961, la crisi dei missili di Cuba, gli antefatti della guerra del Vietnam e l’affermarsi dei diritti civili degli afroamericani.
Il presidente Kennedy fu assassinato a Dallas, in Texas, il 22 Novembre 1963 alle 12:30.
L’assassino, Lee Harvey Oswald, venne arrestato dalla polizia di Dallas alle 13:50; alle 19.30 fu accusato di aver ucciso un poliziotto e alle 23:30 fu accusato di aver ucciso il presidente Kennedy.
Oswald venne assassinato il 24 Novembre, prima di essere portato in tribunale, da Jack Ruby, il proprietario di un night club di Dallas noto alle autorità per i suoi legami con la mafia. L’omicidio avvenne all'interno del seminterrato della stazione di polizia di Dallas.
Kennedy venne sepolto presso il John Fitzgerald Kennedy Gravesite, il cimitero nazionale di Arlington, in Virginia.
Dopo l'autopsia il corpo di Kennedy fu preparato per i funerali e portato alla Casa Bianca. Domenica 24 la salma venne trasferita alla rotonda del Campidoglio a Washington, dove per 24 ore centinaia di migliaia di persone resero omaggio al presidente. Il 25 novembre 1963 fu il giorno del funerale e giornata di lutto nazionale.
Mentre veniva trasmesso il funerale, le vie delle città erano deserte; scuole, uffici, negozi e fabbriche erano quasi tutti chiusi.

 

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