Vita da corgi reali, di Varvara Conzatti ed Emma Pelucchi


Da quando il padre della regina Elisabetta II prese dei corgi, lei se ne innamorò. Dopo Donney, il primo corgi reale in assoluto, le venne regalata Susan, il suo primo cane personale di questa razza. Nel corso della sua vita vi è stata una lunga successione di corgi reali, a cui la regina riserva privilegi costosi e molto amore. Il biografo reale Hoey ha descritto nel suo ultimo libro alcuni onori dedicati ai cani della sovrana inglese. Innanzitutto, i cuccioli non si possono permettere un’alimentazione simile a tutti i cani di sangue non blu, mangiano infatti soltanto petto di pollo e filetto di manzo freschissimo e di primissima qualità, serviti esclusivamente con una salsina, i cui ingredienti sono segreti, dalla regina stessa. La corte si ricorda ancora della sfuriata della Windsor quando, per sbaglio, ai corgi venne data della carne decongelata. Inoltre, l’ordine per avvicinarsi alle ciotole coi pasti può essere dato soltanto dalla regina. I cani reali, naturalmente, possono liberamente aggirarsi per Buckingham Palace, ma, soprattutto nelle stanze in cui la regina prova gli abiti, il pavimento viene sempre esaminato con delle calamite per evitare che le zampe dei corgi vengano ferite da spille o aghi. Infine, questi cani sono tenuti sotto controllo medico dai più prestigiosi veterinari del Regno Unito. Unico problema: il marito della regina Elisabetta non sopporta i cuccioli, con la scusa che abbaino troppo e per questo compare molto raramente negli scatti con essi.


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