Wikipedia, di Emma Pelucchi e Varvara Conzatti


Se si ha bisogno di una qualunque informazione, c’è Wikipedia, un’enciclopedia online gratuita disponibile in una moltitudine di lingue a cui gli utenti possono aggiungere informazioni. L’iniziativa venne lanciata quasi diciotto anni fa, da Jimmy Wales e Larry Sanger, dapprima in inglese per poi essere tradotta praticamente in tutte le lingue esistenti sul pianeta. “Wikipedia” è composta dai termini wiki (in hawaiano “veloce”) e pedia (derivante dal greco “formazione”, “istruzione”). Il sito si è meritato molti riconoscimenti, tra cui il titolo di essere la più grande enciclopedia mai scritta, con più di 45 milioni di voci e far parte dei dieci siti più visitati globalmente. Dopo un anno dal suo lancio, Wikipedia contava già 20 000 voci. Nel 2003 nacque un’organizzazione non profit che si occupa di amministrare Wikipedia e tutti i siti wiki, la Wikimedia Foundation. Uno dei lati che ha fatto diventare Wikipedia cosi popolare è stato il fatto di essere sempre amministrata dai suoi utenti. I primi anni venivano aggiunte voci molto più lentamente rispetto a ora, basti pensare che nel 2004 aveva raggiunto il ‘solo’ milione di voci. Nel 2007 l’edizione in lingua inglese ha raggiunto 2 milioni di voci, battendo il record dell’enciclopedia Yongle, che è stato mantenuto per 600 anni. Wikipedia tratta moltissimi argomenti, in breve tutto ciò di cui si può parlare.
La fondazione è gratuita e senza pubblicità, ma il suo sostentamento deriva da offerte date dagli utenti, grazie alla raccolta fondi che viene organizzata annualmente. Il creatore ha sostenuto il fatto che la fondazione sia nata per ottenere una qualità migliore della classica Enciclopedia Britannica. Si pensava anche di pubblicarla su carta, ma il progetto non è mai stato realizzato. L’obbiettivo è quello di utilizzare l’intelligenza collettiva per diffondere conoscenza e cultura.


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