Il kebab è in via di estinzione, di Emma Pelucchi e Varvara Conzatti

In Europa vengono giornalmente consumate circa 500 tonnellate di kebab, ma solo i tedeschi ne consumano l’80%. Per via dell’immigrazione turca si è diffuso molto questo tipo di carne nelle pite, un piatto tradizionale delle zone tedesche. Ma ora è scattato l’allarme “Il kebab rischia la fine!”, che ha mandato nel panico l’intero settore di produzione di questa delizia, che offre 110.000 posti di lavoro. Il problema è stato scatenato dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo che vorrebbe far passare una legge nella quale si vietano i fosfati contenuti nella carne congelata. Se questa venisse accettata, la prelibatezza del kebab verrebbe messa a rischio, assieme alle aziende che lo producono. Renate Sommer, un’esperta di sanità, afferma che nel kebab tedesco ci sono circa 134 milligrammi di fosfati che, in confronto ai 4200 milligrammi dannosi per la salute, sono una quantità ridicola. Dice anche che, in media, i cittadini che mangiano kebab assumono annualmente tanti fosfati quanti quelli contenuti in una bottiglia di Coca Cola da 1,5 litri.

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