La tana sulla Luna, di Emma Pelucchi e Varvara Conzatti




Il 20 ottobre, alcuni ricercatori della Purdue University hanno scoperto una grotta lunare, larga più di 50 km e profonda più di 1000 metri, grazie ai dati forniti da una sonda americana e da una giapponese. La “tana” offre riparo dalle radiazioni, dalla collisione dei meteoriti e dagli sbalzi termici; inoltre è una grotta abbastanza grande da ospitare un’intera città, adatta per accogliere i coloni in spedizione sul nostro satellite. Da anni si fanno ricerche su queste grotte lunari, infatti la stessa Purdue University, alla fine del 2016, ha pubblicato una tesi di quello che potrebbe nascondersi sotto la superficie della luna, cioè una rete estesa di caverne molto ampie. Le sonde che hanno trasmesso i dati non sono state progettate per questo scopo, ciò significa che la grotta deve essere veramente enorme per essere notata da esse. Questi solchi sono stati formati grazie all’attività vulcanica, miliardi di anni fa. In essi si potrebbero trovare ghiaccio e acqua intrappolati nelle rocce, quindi si potrebbe vivere e costruire insediamenti.

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