Esperimento Nasa su Marte, di Matteo Stefanetto, Mirko Familiari e Alessandro Mio

L’esplorazione di Marte sarà un obbiettivo importante delle missioni di esplorazione spaziale dell’Unione Sovietica, degli Stati Uniti, dell’Europa e del Giappone, che potrà essere realizzato solo da due basi per il lancio di missili nello spazio. Già in passato sono state spedite verso Marte dozzine di macchine robotiche per raccogliere dati e informazioni varie, senza nessun tipo di equipaggio. La Nasa, il cui nome significa National Areounatics Space Administration, è seriamente intenzionata a portare avanti il proprio programma in cui è previsto l’invio dell’uomo su Marte nel 2030, e per riuscire nell’intento sta progettando una serie di preparazioni attorno alla Luna. Per questa missione sono state selezionate scrupolosamente sei persone, quattro uomini e due donne su 700 aspiranti candidati. In questo addestramento, come poi avverrà anche su Marte, sono ospitati in una sfera grande quanto un appartamento, con due camere da letto, dalla quale possono uscire in esplorazione solo con indosso la tuta spaziale. I primi viaggiatori su Marte dovranno mangiare cibo disidratato e le comunicazioni con la base arriveranno a destinazione dopo 20 minuti. Gli astronauti che andranno per la prima volta su Marte sono consapevoli che dovranno restare su quel pianeta per tutta la vita, siccome non ci sono risorse per spedire un altro razzo sulla Terra. Oggi non ci sono società che in breve tempo possano immaginare di affrontare una sfida tanto ardua. Occorre ancora risolvere tanti problemi e sviluppare nuove tecnologie.

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