Welcome, di Alessandro Mio


Nei primi giorni di scuola io e i miei compagni di classe siamo andati a vedere, nell'ambito delle attività d’accoglienza, il film Welcome.
Il protagonista è un ragazzo di nome Bilal che proviene dall'Iraq. Il suo obiettivo è di raggiungere la fidanzata Mina, in Inghilterra, partendo dalla Francia e superando i controlli britannici. 
Inizialmente lui e altri clandestini si sono infiltrati in un camion, ma vengono scoperti all'arrivo in Francia dai controllori della dogana grazie a delle sonde che intercettano il respiro e gli sbalzi termici. 
Siccome Bilal non aveva mai commesso reati e ed era la prima volta che
entrava nel Paese clandestinamente, il giudice gli concede il permesso di restare. 
Il ragazzo, sempre più motivato a raggiungere la sua fidanzata, decide di provare ad attraversare La Manica a nuoto e per questo paga delle lezioni per imparare a nuotare.
Bilal si esercita ogni giorno e alcune volte anche la notte. 
Un giorno Mina chiama Bilal per dargli la notizia che suo padre vuole farla sposare con un uomo contro la sua volontà. Per questo motivo il ragazzo raccoglie tutte le sue forze e inizia a nuotare per attraversare La Manica. 
Il suo istruttore, non vedendolo più, va a cercarlo in spiaggia ma trova solo i suoi vestiti e, preoccupato, chiama la polizia francese. 
Il giorno dopo lo avvertono che è stato ritrovato e portato in un centro per profughi. 
Bilal non si rassegna e ritenta l’impresa.
Per sua sfortuna anche questa volta una pattuglia britannica lo scova. 
Il ragazzo, consapevole che sarebbe stato riportato in Francia, si immerge ma non ritorna più in superficie. 
La polizia britannica lo riporta in Francia in un sacco di plastica e l’istruttore parte per andare a Londra a riferire a Mina l’accaduto. 
In classe abbiamo parlato del film, riflettendo sul fenomeno dell’immigrazione, e abbiamo realizzato un cartellone.

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