Oltre all'enorme buco nero nel centro della Via Lattea, ne sono stati scoperti altri, che potrebbero essere anche migliaia. I ricercatori della Columbia University ne hanno osservati alcuni orbitanti attorno a quello più massiccio, affermando così la teoria nascosta negli archivi della Nasa che ce ne possano essere altri. Un professore che si occupa di questo argomento dice che “La Via Lattea è una specie di laboratorio in cui si possono confermare tutte le teorie, poiché nelle altre galassie è difficile osservare i vari avvenimenti”. I buchi neri si trovano spesso vicino a stelle che vengono distrutte, emettendo così dei raggi che possono essere captati e osservati dalle apparecchiature della Nasa. Questi lampi, però, sono difficili da osservare, perché provengono da migliaia di anni luce di distanza e vengono proiettati nello spazio ogni centinaia di anni. Quindi, gli studiosi cercano dei segnali più deboli ma costanti, quelli emessi da buchi neri e stelle meno massicce. Nella zona in cui sono stati individuati questi buchi neri, che è colma di gas e polveri, si possono formare tantissime stelle che, alla loro morte, diventerebbero buchi neri. Potrebbero essercene fino a 500 accoppiati con una stella e 10.000 isolati. Il professore conclude dicendo che “Questa scoperta contribuisce alla ricerca sulle onde gravitazionali, perché conoscere i buchi neri presenti nella Via Lattea aiuta a formulare delle ipotesi. Perciò tutte le informazioni utili agli scienziati si trovano nel cuore della galassia”.
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