Ammonite, di Gabriele Zugni

Le ammoniti sono dei molluschi estinti nel Cretaceo e non hanno nessun discendente noto.
Erano animali marini protetti da conchiglie fatte da aragonite (un minerale). La conchiglia era divisa in sei camere riempite di gas e liquidi per il galleggiamento e una settima in cui abitava l’animale. La pressione dei liquidi era controllata da una struttura tubolare e organica che trasferiva i liquidi variando il peso e che permetteva agli animali di immergersi fino alle profondità desiderata. Erano carnivori e probabilmente molto adattabili.
Alcune conchiglie sono a spirale e altre sono molto più complesse. Probabilmente il loro nome deriva dalla divinità egizia Amon, perché possedeva corna ricurve, o dal vocabolo greco κέρας, che significa corno. Sono usati come stemma della paleontologia perché si possono trovare in quasi tutti i mari. A differenza dei nautiloidi (specie di molluschi), le camere sono separate da setti e sono ripiegate e frastagliate. Le conchiglie si sono evolute sempre di più fino a diventare molto a spirale.                            L’ammonite era in grado di chiudersi nel guscio grazie agli anaptici, cioè alle mascelle inferiori che sviluppandosi in grandezza e usando dei muscoli venivano “estratti” dal corpo e venivano usati come tappi per la conchiglia.                                                                                                                                                                                                                                                

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